Quale è il valore legale di un’email? Sono molti a chiedere se una semplice email possa avere un valore legale ma in realtà non esiste una norma che lo stabilisca come invece è con la PEC.
In Italia sappiamo bene che se non esiste una norma chiara e semplice che stabilisca un principio, il tutto è lasciato all’interpretazione e quindi può essere vero tutto e il contrario di tutto.
Non è la mia materia quindi se volete una disamina condotta da professionisti della legge vi consiglio di leggere questo interessante articolo su dirittodellinformatica.it che è abbastanza chiaro e semplice considerando la materia.
In sostanza l’articolo dice che ci sono due schieramenti contrapposti; uno che dice che l’email ordinaria ha un minimo di valore perché comunque gli header dell’email permettono di eseguire un certo controllo su chi l’ha mandata, quando e da dove, e l’altro invece che nega ogni tipo di valore legale equiparando l’email alla carta straccia.
Quindi in sostanza si dice che è il giudice che deve valutare, caso per caso, l’ammissibilità della prova e la prova stessa.
Quale è il valore legale di un'email? Share on XAltro articolo interessante lo puoi trovare su laleggepertutti.it ma, come al solito in Italia, non c’è una norma che lo stabilisca e, da un certo punto di vista è anche corretto perché è parecchio difficile valutare caso per caso.
Il problema è che se è tutto lasciato nelle mani del giudice – che potrebbe anche non avere una preparazione specifica – il risultato dipende solo da cosa deciderà il giudice. Vero è che deve solo leggere quanto scritto nelle email e valutare se possono avere un valore o meno, ma la certezza non ci sarà mai.
Se devi quindi mandare una comunicazione che deve avere la prova di essere stata inviata con data e ora certa, usa la PEC che, come tale, è assimilabile alla raccomandata con ricevuta di ritorno e siccome qui la norma è chiara, non ci sono ombre o interpretazioni o altro che possono fuorviare.