Un po’ di statistiche sulla posta elettronica e sui provider più utilizzati per le caselle di posta generiche.
Provider di posta elettronica più utilizzati
Questa analisi di Sendgrid (2019 Email Benchmark and Engagement Study) prende in considerazione solo i provider generalisti presenti in ogni paese del mondo come Google, Outlook, Yahoo e quelli presenti solo in quello specifico paese come, nel caso dell’Italia, Libero, Alice, ecc.
Provider di posta elettronica – Italia
- gmail.com – 46,8%
- libero.it – 9,9%
- hotmail.it – 7,2%
Provider di posta elettronica – Francia
- gmail.com – 36%
- hotmail.fr – 9,8%
- orange.fr – 8,2%
Provider di posta elettronica – Germania
- gmail.com – 20,8%
- gmx.de – 10%
- web.de – 9,5%
Provider di posta elettronica – Svizzera
- gmail.com – 25,5%
- bluewin.ch – 14,6%
- hotmail.com – 10,5%
Provider di posta elettronica – Spagna
- gmail.com – 50,2%
- hotmail.com – 25,8%
- yahoo.es – 3,8%
Provider di posta elettronica – Inghilterra
- gmail.com – 30,8%
- hotmail.com – 10,4%
- hotmail.co.uk – 9,2%
Provider di posta elettronica – USA
- gmail.com – 41,9%
- yahoo.com – 15,1%
- hotmail.com – 5,3%
Qui la tabella completa con tutti i dati
Come chiunque può vedere, Gmail la fa da padrona alla grande seguita da hotmail e yahoo. Ricordo che hotmail è ora Outlook ma indicare hotmail significa che moltissimi ancora utilizzano il proprio indirizzo email su hotmail.com e non su outlook.com.
Frequenza di lettura delle email
Interessante è il dato di ogni quanto le persone consultano la propria casella di posta.
quando un’email arriva | 8% |
più di 11 volte al giorno | 7% |
da 6 a 10 volte al giorno | 12% |
da 2 a 5 volte al giorno | 36% |
una volta al giorno | 21% |
una volta ogni due giorno | 10% |
una volta alla settimana | 6% |
C’è da dire che la percentuale più alta è comunque di persone che controllano spesso l’email ma ritenevo che la frequenza fosse più alta. Tolti i casi come il mio dove con la posta elettronica lavoro – o meglio, lavoro su internet e quindi sono perennemente online – avevo scritto tempo fa un articolo che parlava del rispondere alle email, come e quando perché personalmente divento matto quando scrivo a qualcuno e non ho una risposta nell’immediato.
Considera anche che, a differenza di anni fa, ora è possibile controllare l’email in qualsiasi momento con praticamente qualsiasi dispositivo. Non sono più i tempi in cui era necessario avere un BlackBerry che ti avvisava delle email in entrata per gestire le email perché oggi con un qualsiasi smartphone o tablet puoi fare quello che vuoi e quindi la frequenza di controllo delle email si è alzata parecchio.
Poi mi rendo conto che non tutti sono come me e mi tranquillizzo ma, in ogni caso, non riesco comunque a capire né a giustificare chi è preposto a quello specifico compito – per esempio dare informazioni commerciali su un prodotto o un servizio – e magari risponde dopo una settimana a una richiesta. Inconcepibile nel 2020.
L’email serve ancora?
Domanda che molti si pongono. L’email è oggi viva più che mai ed è un mezzo di comunicazione insostituibile sia per le attività commerciali che per le aziende.
È vero che oggi molto spesso si manda un messaggio via WhatsApp o Telegram o Messenger piuttosto che altri mezzi del genere, ma nelle aziende, se non per comunicazioni lampo, si utilizza ancora l’email anche e soprattutto perché così rimane traccia di quello che si fa o si è fatto.
Stando alle statistiche dello studio, tutti ritengono che l’email sia il principale mezzo di comunicazione, seguito subito dopo dalla messaggistica con percentuali che variano a seconda dell’età per ovvi motivi.
Ovviamente la percentuale d’uso delle email è molto più alta nel momento in cui si parla di lavoro però rendiamoci conto che oggi anche i ragazzini aprono account e usano la rete dove comunque l’email è necessaria per accedere ai servizi.
Magari non ne scrivono tante ma ne ricevono e il fatto che le leggano o meno è irrilevante perché in ogni caso avere una casella email è essenziale e quindi imprescindibile.
Questo in risposta a tutti coloro che sostengono, in base a quali elementi non l’ho mai capito, che la posta elettronica è morta. La posta elettronica non morirà finché non si troverà un sistema di comunicazione che ne abbia tutti i vantaggi e, magari, aggiunga anche qualche vantaggio in più.