Quando crei un nuovo account di posta elettronica su Gmail, è facile che quello che scegli sia un account Gmail già in uso dato il numero di persone che utilizzano Gmail. Cosa fare?
Cosa chiede Gmail
Questo è ciò che Gmail chiede per creare un nuovo account
Come vedi viene chiesto un “nome utente” che non è altro che la tua futura email. Se scrivi “mariorossi” per esempio, prima di creare la casella Gmail controlla che non ne esista una identica e, in quel caso, non te la fa creare e ti propone delle alternative come “mariorossi45678” o cose del genere.
Il problema è che avere una casella come quella non è il massimo, sa di seconda scelta perché la scelta principale era già occupata (come in effetti è). La casella email funziona lo stesso ma è difficile da ricordare – sia per te che per i tuoi interlocutori – perché Gmail te la propone assolutamente a caso.
Come trovare una casella Gmail libera
A meno che tu non abbia un nome assolutamente fuori dall’ordinario, è praticamente impossibile che tu riesca a trovare un nome utente Gmail libero; ecc quindi tutto quello che puoi provare.
Supponiamo per brevità che tu ti chiami Mario Rossi.
Le cose cambiano a seconda che tu debba creare un’email di lavoro oppure un’email che userai solo in ambito privato. In questo secondo caso va bene anche un nome di fantasia come, per esempio, [email protected] piuttosto che [email protected]. Scatena la tua fantasia e provane finché non ne trovi uno che ti piaccia e ti rappresenti.
Ma se devi creare un’email che userai anche sul lavoro, è necessario trovarne una che non faccia ridere il tuo interlocutore e che sia seria.
Vediamo i casi e tieni presente tre cose.
Regole di Google per la creazione di un indirizzo email Gmail
Numero massimo di caratteri in un account Gmail
Scegli un nome utente con lunghezza compresa tra 6 e 30 caratteri. Il nome utente può essere una qualsiasi combinazione di lettere, numeri o simboli.
Caratteri ammessi e vietati in Gmail
- I nomi utente possono contenere:
- lettere (a-z)
- numeri (0-9)
- punti (.).
- I nomi utente non possono contenere
- il simbolo di “e commerciale” (&)
- il simbolo uguale (=)
- il trattino basso (_)
- l’apostrofo (‘)
- il segno meno (-)
- il segno più (+)
- la virgola (,)
- i simboli maggiore o minore (<, >)
- più di un punto (.) in una riga.
- I nomi utente possono iniziare o terminare con caratteri non alfanumerici, fatta eccezione per i punti (.). A parte questa regola, i punti non contano negli indirizzi Gmail.
Email non consentite ed email in uso
Gmail differenzia tra le email non consentite e le email già in uso.
Per esempio [email protected] è un indirizzo email non consentito; mi spiace per chi si chiama Mario Rossi ma Google ha deciso così, forse perché in Italiano, come stiamo facendo qui, Mario Rossi viene preso spesso come esempio di nome e cognome.
Poi ci sono le email già in uso, cioè quelle che sono state già registrate da qualcun altro e che, ovviamente, non puoi registrare.
Supponendo che tu ti chiami Mario Rossi, vediamo quello che puoi fare
Usa nome e cognome
La prima cosa da provare sarà quindi “[email protected]” oppure “[email protected]” che nel 90% dei casi saranno sicuramente già prese. Google ti suggerirà qualcosa come mariorossi2475 e cose del genere che non sono né belle da vedere né facili da ricordare anche per te quindi passiamo.
Usa una data
Se mariorossi non c’è puoi provare ad aggiungere il tuo anno di nascita. Magari [email protected] non è già occupato, molto difficile ma è una prova da fare. Ti sconsiglio di mettere la tua data di nascita completa se no avrai un’email che sembrerà un codice fiscale.
Usa la tua città
Prova con [email protected] se Milano è la tua città. Se non abiti in una città grande e conosciuta ma, soprattutto, con un nome breve, potresti usarla. Certo che se abiti a San Benedetto del Tronto, un’email come [email protected] è impraticabile.
Usa un numero che per te rappresenta qualcosa.
Può essere un’anno particolare o un numero qualsiasi che hanno significato per te e che ti ricordi agevolmente.
Usa l’oggetto della tua attività
[email protected] potrebbe essere una buona alternativa, così come [email protected] per esempio.