Purtroppo anche quest’anno la classica analisi che prende in considerazione le password del 2021 ha dato risultati veramente sconfortanti.
L’importanza di una password complessa
La password è il fulcro attorno a cui ruota tutta la nostra vita digitale.
Una password è richiesta per entrare in tutti i servizi online. Senza una password si è tagliati fuori.
Ma la tendenza è quella di scegliere una password semplice perché è facile da ricordare.
E scegliere una password semplice è come chiudere la porta di casa con uno spago.
Una password complessa non è detto sia difficile da ricordare ma ha lo stesso effetto di una porta blindata a casa, impedisce ai malintenzionati di entrare.
Perché se un criminale entra nella tua posta elettronica o in un altro servizio online, può provocarti dei danni che non ti immagini neanche. Almeno finché non succede a te, perché solitamente si pensa che queste cose succedano solo agli altri.
Metodi per proteggere la propria vita digitale
Autenticazione a due fattori
Le prime 10 password più comuni
È veramente desolante che le prime 10 password più comuni in Italia siano
- 123456
- 123456789
- 12345
- 12345678
- qwerty
- juventus
- 000000
- password
- andrea
- napoli
Non che nel resto del mondo la situazione sia migliore, ma come sia possibile, nel 2021, usare ancora password come queste, sinceramente va oltre la mia capacità di comprensione.
Poi è inutile lamentarsi se qualcuno ha preso possesso della tua casella di posta o è riuscito a entrare in un servizio online o nella tua banca.
È anche inutile lamentarsi quando un servizio online chiede una password complessa composta da maiuscole e minuscole, numeri e simboli.
Lo fa solo per proteggerti da te stesso.
La consapevolezza del rischio
Consapevolezza del rischio è la capacità di sapere valutare che rischio si corre a tenere un determinato comportamento.
Tu hai la consapevolezza che se cammini sull’orlo di un precipizio potresti cadere.
Il problema è che moltissime persone non hanno consapevolezza dei rischi che corrono nel mondo digitale e questo li porta a sottovalutare i rischi.
È un po’ come se tu mettessi una porta blindata a casa tua e poi lasciassi le chiavi nella toppa, oppure una cassaforte con un post-it appiccicato con la combinazione.
Chi mette la porta blindata sa che i ladri possono entrare e lo fa per quello.
Chi invece usa 123456 come password, probabilmente non ha la minima consapevolezza che una password del genere può essere scoperta in 2 secondi e, a quel punto, tutta la sua vita digitale è nelle mani di un criminale.
Purtroppo, finché non c’è questa consapevolezza non è possibile stare sicuri nel mondo digitale, ma non è difficile.
Il libro che ho scritto “Manuale di Autodifesa Digitale” serve non solo a creare consapevolezza ma anche a insegnarti i metodi per prevenire e sconfiggere tutte le minacce digitali.
I password manager
Ho parlato a lungo qui sul blog di come gestire tutte le proprie password con un password manager.
Questo è un software che registra tutte le tue password in modo sicuro e ti inserisce automaticamente i dati quando visiti un sito che chiede il login.
Ti assicuro che, una volta che lo utilizzerai, lo troverai assolutamente indispensabile.
Ne esistono di gratuiti e a pagamento e ti rimando all’articolo negli approfondimenti.
Se vuoi il mio parere, io uso 1password che, secondo me, è il migliore in assoluto anche se è a pagamento. Di contro, ne esistono molti e sono altrettanto validi.
Con un password manager puoi avere decine e decine di password, anche molto complesse, e si occuperà lui della loro gestione permettendoti di non diventare matto a inventarne di nuove o a ricordarti che password hai usato.
È l’investimento più intelligente che puoi fare sulla tua sicurezza perché se dovessero scoprire la password del tuo account email è veramente un disastro.
Approfondimenti
- tutti gli articoli che parlano delle password
- l’articolo completo di Nordpass sull’uso delle password
- come creare una password complessa che ci si ricorda
- password manager
Ho lavorato per due anni come tecnico informatico in un paio di ospedali, le password più usate erano 123456789 e quando la volevano fare “difficile” usavano 987654321. Tutti, o quasi, potevano sapere tutto di tutti. Era una cosa assurda il livello di sicurezza di quel posto, colpa anche del ced che non obbligava all’utilizzo di password complesse e non riciclabili sempre con le stesse.